Mud
SinossiDue mani raccolgono il fango da una pozzanghera e cominciano a plasmarlo. Sono le mani di un bambino, di un essere primordiale, di un dio? Le mani manipolano la sostanza informe, creano figure sempre più complesse. Viene costruita un’intera città di argilla. Ma l’istinto creativo è ancora forte e le mani continuano a plasmare, questa volta una figura antropomorfa, un fantoccio di fango. Le dita sporche di argilla tracciano sulla fronte della creatura segni simili a lettere fino a formare la parola EMET, “vita”. Il fantoccio, il Golem, apre gli occhi. Si anima, interagisce con sé stesso, con l’ambiente, con la propria immagine riflessa. Per poi venire contaminato a sua volta del desiderio della creazione, dall’urgenza di plasmare. Ma creazione e distruzione si autoalimentano.